Tra montagne e colleghi a quattro zampe
Sono passata da uno sgabuzzino senza luce a un angolo sotto un letto a soppalco, prima di arrivare alla “mia” stanza, il mio studio, un posto dove avevo messo un … Continua a leggere
Davanti alla libreria rossa
Mettiamola così: una stanza c’è, ma non è esattamente “del traduttore”, o della traduttrice che dir si voglia. Nel senso che è inequivocabilmente una stanza, anche piuttosto ampia – ancorché … Continua a leggere
Rammendare i ceci
La stanza della mia traduttrice è condivisa con una fornaia, che mentre impasta farina e acqua e lievito e sale e semi pensa a quella forma verbale che nella lingua … Continua a leggere
Qui e altrove
Mai come nel mio caso la stanza del traduttore è un luogo dell’anima, più che uno spazio fisico. La mia mole corporea, che pure di spazio avrebbe bisogno, si sacrifica … Continua a leggere
Sotto gli occhi del Budda
Prima di tutto, luce: il nostro angolo del traduttore è luminoso anche nelle giornate più cupe di novembre, quando il cielo di Milano è completamente immobile e rimane dello stesso … Continua a leggere